Il Tribunale di
Padova ha prodotto un interessante sentenza (9 marzo 2016) in tema di
risarcimento del danno "non patrimoniale" a favore di una società
correntista che si è vista illegittimamente "segnalata" presso la
"Centrale Rischi".
La sentenza ha
stabilito che è equo riconoscere alla società correntista, per il ristoro del
danno non patrimoniale, una somma pari al doppio delle somme illegittimamente
addebitate alla medesima.
E ciò, in quanto la
condotta della Banca comporta per la correntista l’impossibilità economica di
operare sul mercato, avendo ogni impresa, per produrre reddito, la necessità di
ricorrere al mercato del credito; per contro, la segnalazione in Centrale
Rischi in quanto tale, nonché la revoca degli affidamenti presso gli altri
istituiti che ne deriva, impediscono l’espansione commerciale e produttiva
della società, impedendole di utilizzare il credito bancario per la propria
attività d’impresa.
Victor Di Maria
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