giovedì 24 maggio 2012

Blindata del Procuratore oggetto di intimidazione


Blindata del procuratore inseguita
da auto a velocità folle in autostrada

L'intimidazione, che si sospetta sia di stampo mafioso, ai danni di Marcello Viola, che guida i pm di Trapani ed è stato in passato titolare di indagini sul clan Lo Piccolo

Marcello ViolaMarcello Viola
TRAPANI - La sua vettura blindata sarebbe stata inseguita da un'auto con vetri oscurati che correva a velocità folle lungo l'autostrada Palermo-Trapani. Il tutto sarebbe durato circa mezzora. È quanto accaduto il 19 aprile scorso al procuratore di Trapani Marcello Viola, 54 anni, originario di Cammarata nell'Agrigentino: un'intimidazione resa nota solo oggi, e chi si sospetta di stampo mafioso, sulla quale sta indagando la procura di Caltanissetta. Episodio che inquieta ancor di più alla luce di quanto detto ieri, mercoledì 23 maggio, durante la commemorazione per il ventennale dell'eccidio di Capaci dal presidente della Repubblica Napolitano: «Che la criminalità organizzata possa oggi anche tentare feroci ritorni alla violenza di stampo stragista e terroristico», ha detto il capo dello Stato nell'aula bunker dell'Ucciardone, a Palermo «non possiamo escluderlo».
RAFFORZATA LA SCORTA - Nell'Audi grigia che ha tallonato per circa quaranta chilometri l'auto del magistrato, costretta a raggiungere i 200 chilometri orari, c'erano almeno due persone che, alle porte di Trapani, si sono poi dileguate. Per gli inquirenti si tratta di un episodio gravissimo. Per anni alla Dda di Palermo, titolare di importanti indagini sulla cosca dei boss Lo Piccolo, Viola dal dicembre scorso guida la Procura trapanese. Dopo l'episodio gli è stata raddoppiata la tutela e concessa la scorta, con un'altra blindata al seguito. L'episodio è avvenuto il giorno prima di un'udienza prevista alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, alla quale lo stesso Viola e i suoi sostituti hanno chiesto il sequestro e la confisca del patrimonio dell'imprenditore Carmelo Patti, patron della Valtur, valutato circa cinque miliardi di euro. Negli ultimi mesi alla Procura di Trapani sono arrivati una serie di esposti anonimi minacciosi e altri che danno "informazioni" su presunte notizie di reato. La provincia di Trapani è, tra l'altro, quella in cui potrebbe nascondersi il boss latitante Matteo Messina Denaro, l'unico stragista del '92-'93 non ancora all'ergastolo, come ha ricordato ieri il presidente Giorgio Napolitano nel corso del suo discorso all'aula bunker.
SOLIDARIETA' DEI COLLEGHI - La giunta dell'Anm di Palermo, attraverso una nota del presidente Antonino di Matteo, ha espresso «convinta solidarietà e vicinanza di tutti i magistrati del distretto al collega Marcello Viola, procuratore della Repubblica di Trapani, per l'ennesima recente grave intimidazione nei suoi confronti e, a fronte della reiterazione sempre più evidente di episodi dello stesso genere, ribadisce la necessità di tenere viva l'attenzione sulla questione della sicurezza dei magistrati impegnati a tutela della legalità in territori ad alta densità mafiosa».

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